In quanti modi diversi, e con quali effetti e implicazioni, è possibile interagire su una questione comune? Insieme a DialogicaLab diamo il via a "Misuriamo l'intangibile", uno spazio di approfondimento che ci darà modo di capire e utilizzare al meglio ciò che appare come astratto e di difficile comprensione: le interazioni umane.
Misuriamo l'intangibile
Riconoscere, capire e utilizzare al meglio ciò che maggiormente appare come astratto e, dunque, di difficile comprensione: le interazioni umane, tanto invisibili e impalpabili eppure, al contempo, così concrete da essere in grado di trasformare ogni nostra realtà. Saperle misurare con rigore scientifico è la chiave per anticipare e governare qualunque cambiamento, in ogni contesto.
In questo la Scienza Dialogica può aiutarci: lasciamoci condurre in questo affascinante viaggio da DialogicaLab e dal suo team di psicologi, psicoterapeuti, ricercatori per servizi di comunità, formatori ed esperti in comunicazione.
Se le differenti lingue ci dividono, il linguaggio umano – la nostra capacità di generare senso condiviso attraverso una continua produzione di segni verbali, mimico-espressivi, grafici e pittorici - ci unisce. Come specie sapiens siamo infatti accomunati da un modo universale di produrre senso che rende possibili le nostre interazioni. Ma cosa intendiamo con l'espressione “modi di interagire”? E cosa vuol dire osservarli?
Il linguaggio non solo descrive la realtà, ma la crea e la modella. Osservare e analizzare le sue regole d'uso ci aiuta a non cadere in stereotipi, che non aiutano a perseguire obiettivi di cambiamento ed innovazione. La Scienza Dialogica ne ha categorizzate 24, definite come Repertori Discorsivi.
Cosa significa innovare? Ogni contenuto nuovo è automaticamente garanzia di cambiamento? E cosa accade quando la comunità non ne riconosce il valore? Secondo la Scienza Dialogica, un’innovazione può ritenersi tale se riesce a cambiare i modi con cui la comunità interagisce nella gestione delle sue stesse criticità. L'housing condiviso, quale risposta all'emergenza abitativa, può farci da esempio.
Il grado di coesione di una comunità è un riflesso dinamico delle interazioni tra i suoi membri. Le modalità con cui affrontiamo sfide e problemi collettivi e le regole che adottiamo per interagire sono indicatori non solo della coesione esistente, ma anche della capacità della comunità di evolversi e innovare verso assetti più compatti. Un antico racconto potrebbe aiutarci a chiarire tale concetto: avete già ascoltato la favola della zuppa di sasso?
Le risorse acquisiscono valore attraverso l’uso che ne facciamo nelle interazioni, contribuendo agli obiettivi comuni. Ciò vale anche per quelle che, in ambito lavorativo, definiamo “risorse umane”. In questo il ruolo è centrale, poiché permette a ciascuno di posizionarsi come risorsa, ma assegnarne uno non basta: il suo esercizio richiede strategie mirate. In questo contesto, la supervisione si dimostra particolarmente efficace.
In un ipotetico dialogo tra esperti e professionisti di diversi settori, tra Profit, Non Profit e Pubbliche Amministrazioni, esploriamo come l’impatto e la sostenibilità possano essere definiti e misurati non solo in termini numerici, ma anche e soprattutto attraverso il loro contributo alla coesione delle comunità. Ad aiutarci a trovare la giusta chiave di lettura ci sarà ISA, tool sviluppato da DialogicaLab per misurare la responsabilità condivisa nel promuovere un uso generativo delle risorse, da parte di una comunità di progetto.
Ogni membro della comunità è corresponsabile nel promuovere coesione. In che maniera la condivisione della responsabilità viene favorita dai nostri modi di interagire? E come possiamo, attraverso le nostre interazioni, condividere le regole che ci aiutano a utilizzare al meglio le risorse comuni? ISA (Impact and Sustainability Assessment) è lo strumento progettato da DialogicaLab per misurare e promuovere l'uso responsabile delle risorse nelle comunità, valutando il contributo di ogni membro verso obiettivi condivisi di sostenibilità e impatto generativo.
La coesione nelle reti multi-attore è fondamentale per raggiungere obiettivi comuni e generare impatti sociali sostenibili e trasformativi. Insieme a DialogicaLab, ci concentreremo sul concetto di coesione come fattore chiave per il successo delle reti. Un passo importante in questa direzione è l'uso del Network Cohesion Index, uno strumento che ci aiuta a valutare e migliorare la collaborazione tra i vari attori coinvolti.
Il Network Cohesion Index, sviluppato da DialogicaLab, è uno strumento potente per misurare e migliorare la coesione all'interno delle organizzazioni. Sfruttando dati scientifici, NCI dà alle aziende l'opportunità di mappare e comprendere le modalità interattive tra le risorse umane, rilevando come queste influenzano il raggiungimento degli obiettivi aziendali. Non si tratta più di raccogliere opinioni, ma di misurare scientificamente quanto il linguaggio e le interazioni contribuiscano alla coesione o la frammentino.
I dati testuali generati quotidianamente nelle interazioni tra individui possono davvero rivelarsi risorsa preziosa e strumento strategico in grado di anticipare le evoluzioni future e orientare i processi decisionali e di policy. Per poter patrimonializzare tale mole di dati è però necessario analizzare scientificamente come il linguaggio e le interazioni influenzano la realtà sociale e organizzativa. Il Psychological Support Service, servizio di promozione del benessere psicologico rivolto agli studenti del Politecnico di Milano e realizzato da DialogicaLab in collaborazione con l'Università stessa, può farci da esempio.
Siamo giunti all'epilogo di “Misuriamo l'intangibile” e del nostro viaggio all'interno delle interazioni umane. Se le interazioni sono sia strumento per osservare la comunità, sia ciò che la costituisce, quale metodo ci consente di utilizzarle per anticipare il futuro e guidare il cambiamento? Imparare a misurarle significa tenere tra le mani una bussola per il domani.
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