Turismo delle Radici. Il bando di idee per favorire la nascita di nuove figure professionali specializzate

Fonte foto pagina Facebook Via Francigena
Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha pubblicato il Bando delle Idee “Turismo delle Radici”. Una misura finalizzata a sensibilizzare le comunità locali sul tema dell’emigrazione italiana e dei viaggi delle radici e a creare sui territori un’offerta turistica mirata e integrata rivolta ai viaggiatori delle radici.
L’obiettivo finale è favorire la nascita di nuove figure professionali specializzate nella progettazione e promozione dei servizi relativi al turismo delle radici
L’Avviso, scaricabile dal sito del Ministero e si inserisce nell’ambito della Componente 2 - attività di sensibilizzazione delle comunità locali e di formazione degli operatori del Progetto PNRR “Il turismo delle radici”.
Il Bando finanzierà fino a 20 proposte progettuali, una per ogni Regione, presentate ciascuna da un “gruppo informale” di soggetti. I “gruppi informali” (minimo 6 e massimo 15 persone) i cui progetti saranno ritenuti idonei e che risulteranno beneficiari del finanziamento dovranno costituirsi in un nuovo soggetto giuridico qualificato come Ente del Terzo Settore. Almeno il 25% dei componenti del gruppo informale dovrà possedere, alla data di presentazione della domanda, un’età compresa tra i 18 e i 36 anni non compiuti.
La dotazione finanziaria per l’attuazione della misura è pari ad euro 4 milioni di euro che saranno assegnati ai 20 ETS titolari dei progetti selezionati. Per ogni Regione sarà disponibile un finanziamento per un importo lordo fino a 200.000 euro. Il finanziamento sarà a fondo perduto e potrà coprire fino al 100% del totale delle spese ammissibili.
Saranno considerati ammissibili quei progetti che sviluppino una proposta, relativa alla valorizzazione del territorio, in relazione al settore del turismo delle radici, che, in coerenza con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, costituisca espressione dei principi di rivoluzione verde, transizione ecologica, inclusione sociale, coesione, integrazione, cultura e creatività.

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Il progetto dovrà sviluppare le seguenti 10 linee di intervento:
- collaborare nell’attività di sensibilizzazione delle comunità locali al turismo delle radici e di formazione degli operatori turistici;
- fornire assistenza alle richieste di ricostruzione della storia familiari provenienti da coloro che sono interessati a compiere il viaggio delle radici, in collaborazione con le autorità comunali ed ecclesiastiche locali;
- fornire, in collaborazione con Regioni e Comuni e altri soggetti pubblici e privati attivi sui territori, i contenuti riguardanti la propria Regione, che saranno inseriti nella piattaforma digitale dedicata alla promozione dei servizi per i turisti delle radici;
- individuare gli itinerari di interesse dei turisti delle radici;
- collaborare con i musei dell’emigrazione presenti sul territorio regionale per l’organizzazione di attività quali seminari e workshop e includerli negli itinerari delle radici;
- effettuare la mappatura delle aziende disponibili a fornire agevolazioni per i turisti delle radici ai fini dell’attivazione del “Passaporto delle radici” italiane;
- effettuare la mappatura delle aziende sui territori che saranno disponibili a partecipare alle iniziative di working holidays in favore dei viaggiatori delle radici e delle attività che ciascuna intende offrire loro e fornire la necessaria assistenza a coloro che vi parteciperanno;
- collaborare alla realizzazione della campagna di comunicazione del progetto Turismo delle Radici, in raccordo con il Coordinatore regionale di riferimento e con l’eventuale coinvolgimento della Regione, e sotto la supervisione della DGIT del MAECI;
- nel quadro della promozione del 2024 “Anno delle radici italiane nel mondo”, effettuare la mappatura delle iniziative di carattere culturale e commerciale più significative presenti sui territori ed avviare i contatti con i rispettivi organizzatori, perché possano dare una particolare attenzione alle comunità italiane all’estero e, quindi, inserire le iniziative in oggetto nel calendario della manifestazione definito dalla DGIT del MAECI;
- nel quadro dell’istituzione della rete di Università italiane, finalizzata allo studio ed il monitoraggio del turismo delle radici, fornire i dati e le informazioni utili alla ricerca accademica e segnalare alle Università eventuali esigenze specifiche dei territori utili ad affinare un’offerta mirata di servizi per i viaggiatori delle radici.
Tutte le attività descritte verranno svolte sotto il coordinamento e la direzione della Direzione Generale per gli Italiani all’Estero (DGIT) del MAECI per il tramite dei Coordinatori regionali competenti per ciascun territorio.
La domanda di finanziamento dovrà essere predisposta e presentata, a pena di esclusione, con posta elettronica certificata entro le ore 12.00 del giorno 22 marzo 2023
Per maggiori informazioni:
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