Dalla mani sporche della 'ndrangheta a modello di sostenibilità. In Calabria nasce l'Eco-Ostello che si prende cura del territorio

Da struttura confiscata alla ‘ndrangheta a modello di sostenibilità ambientale e sociale: è in questo modo che potremmo riassumere l'idea dietro al progetto che porta alla nascita dell’Eco-Ostello Locride, il bene confiscato gestito da GOEL – Gruppo Cooperativo, ulteriormente rinnovato grazie ad un progetto sostenuto da Fondazione Con Il Sud e Fondazione Peppino Vismara.
Illuminazione ecologica, energia elettrica fotovoltaica, solare termico, cosmetici naturali e detersivi eco o da filiere di riciclo, materiale informativo paperless, colazione bio, controllo della qualità dell’aria: queste sono solo alcune delle caratteristiche che rendono prezioso il progetto dell’Eco-Ostello, situato a Locri (RC) e gestito da cooperative sociali non-profit. 45 posti-letto immersi in un contesto di totale attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale, con un particolare occhio di riguardo verso i nomadi digitali: Android Box in ogni camera, lavagna touch per presentazioni, video-proiettore UHD, smart-tv e postazione pc accessibile negli spazi comuni.

L' eco-Ostello Locride
La storia dell’Eco-Ostello Locride nasce nel 2005, dalla confisca di alcuni beni alla ‘ndrangheta. La prima gara di assegnazione gratuita agli enti non-profit, nel 2016, non ebbe seguito, nello sconcerto generale; da questa situazione di timore generale GOEL prese la decisione di proporsi e di scendere in campo, perché non fosse la paura a prevalere. L’Amministrazione comunale non demorse e, a fine di quell'anno, ripropose il bando: ad aggiudicarselo fu proprio GOEL.
Oggi l’Eco-Ostello completa la sua parabola evolutiva, diventando un modello all'avanguardia di bene confiscato, esempio di sostenibilità sia ecologica che sociale
Attraverso il tour operator di turismo responsabile I Viaggi del GOEL, l’Ostello viene ora proposto anche alle scuole superiori di tutta Italia, interessate a vivere in prima persona l'esperienza della legalità in Calabria. Nel luglio 2020 l’Ostello è stato infatti inserito tra le strutture del progetto “Legalitour” a cura del MIUR e della Commissione Parlamentare Antimafia, il cui protocollo d’intesa è stato firmato proprio a Locri.

L'Istituto Superiore Statale Ipc Manfredi- Itc Tanari di Bologna e il percorso di alternanza Scuola-Lavoro nella Locride. Fonte Facebook
“Questo progetto dimostra, ancora una volta, la grande capacità del Terzo Settore di realizzare iniziative che creano sviluppo vero anche nei territori più difficili”, ha affermato Carlo Borgomeo, Presidente di Fondazione Con il Sud. “Qui c’è tutto: il coraggio di non arrendersi davanti alle intimidazioni, il desiderio di restituire alla comunità qualcosa che gli era stato tolto e di farlo arricchendo questi spazi e riempiendoli di opportunità e, ancora, la capacità di sperimentare soluzioni alternative, che mettano al centro non solo l’individuo ma anche l’ambiente”.
“Siamo fieri della collaborazione tra il Comune di Locri e GOEL - Gruppo Cooperativo”, ha dichiarato il sindaco di Locri, Giovanni Calabrese. “Mi auguro si possa lavorare con lo Stato e le agenzie del territorio, attraverso mirati finanziamenti, affinché tutti gli immobili confiscati possano essere utilizzati dalla città e la sua comunità. Questo dell’Eco-Ostello Locride è un esempio di vittoria della legalità sulla ‘ndrangheta e di riscatto sociale e può davvero contribuire ad un’immagine diversa e innovativa del territorio”.
“A suo tempo chiedemmo al Comune di Locri di chiamare “Locride” questo Ostello”, ha sottolineato Vincenzo Linarello, Presidente di GOEL – Gruppo Cooperativo. “Avevamo già in mente di trasformarlo in un esempio di sostenibilità ambientale e sociale. Lo abbiamo chiamato “Locride” perché chi accoglieremo si potrà calare nel progetto di cambiamento che GOEL vuole costruire per il territorio e la Calabria intera: un futuro luminoso, fatto di etica, ecologia e mutualismo”.

Passo dopo passo, nella Locride che cambia. Fonte Facebook
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