Arte e cultura per raccontare il valore, l’identità e il legame con il territorio delle imprese

Grafiche Antiga - Tipoteca, Museo della stampa e del design tipografico
Sei imprese del Trevigiano sono le protagoniste di un percorso di incontro e contaminazione con l’arte e la cultura, che le ha formate e accompagnate nel potenziare la valorizzazione della loro identità aziendale e della storia del brand, del loro impatto sociale e legame con il territorio.
Sono Keyline, Dersut, Grafica Antiga, Arper, Irinox e Villa Sandi, coinvolte nel progetto “PIC-Patrimonio industriale contemporaneo”, finanziato dalla Regione del Veneto tramite il Por FSE 2014-2020, che ora giunge a conclusione restituendo i suoi risultati attraverso alcuni eventi aperti al pubblico, presso le sedi delle aziende coinvolte, dal 13 al 15 dicembre.
Il progetto ha generato nuovi racconti dei luoghi della produzione e del lavoro centrati sul patrimonio culturale delle imprese della regione, in particolare nel territorio trevigiano. È promosso da Aiku-Arte Impresa Cultura, il centro dell’Università Ca’ Foscari Venezia dedicato alle interazioni tra cultura, processi creativi e mondo delle imprese.

Keyline - Museo della chiave
Attraverso la progettazione di musei d'impresa e interventi artistici in azienda, Aiku attiva la creatività di artisti e professionisti della cultura per stimolare il cambiamento e l’innovazione strategica all’interno delle imprese, traducendo i risultati della ricerca universitaria in progettualità concrete di incontro e contaminazione tra i due mondi.
"Le imprese sono culture e hanno culture, perché fanno comunità di persone e conoscenze, sono parte di un contesto sociale e costruiscono la loro storia assieme al territorio che le ospita" spiega il coordinatore scientifico di Aiku, Fabrizio Panozzo, docente di management culturale a Ca’ Foscari, che aggiunge: "È un sistema, quello del “made in Veneto”, fatto non solo di efficienza ed eccellenza produttiva, di capacità tecnica e know-how avanzati, ma anche di bellezza e cultura, elementi che hanno necessità di essere riscoperti come fattore di generazione di valore e driver di competitività per le imprese, che qui devono trovare la chiave di una loro nuova narrazione. Ne possono essere il format efficace proprio i musei d’impresa, capaci di offrire nuove potenzialità e prospettive di riscoperta e valorizzazione del patrimonio culturale aziendale".

Dersut - Museo del caffè
È un tema, peraltro, che come annunciato di recente vedrà proprio nella macroarea Padova-Rovigo-Treviso-Venezia la capitale italiana 2022 della cultura d’impresa, nell'ambito del progetto lanciato da Confindustria.
Delle sei imprese protagoniste, tutte di media dimensione e solida tradizione imprenditoriale, alcune hanno già avviato forme di patrimonializzazione della cultura industriale nella forma del “museo d’impresa” – come Dersut (Museo del caffè), Keyline (Museo della chiave) e Grafiche Antiga (Tipoteca, Museo della stampa e del design tipografico) – o intendono farlo – ed è il caso di Arper – con la costituzione di un archivio che possa essere uno strumento di storytelling evoluto dell’identità aziendale. Ad esse si aggiunge Villa Sandi che ha scelto come sede una villa veneta, gioiello d’architettura e di storia, e Irinox, da sempre attenta all’arte contemporanea, tanto da ospitare nei suoi spazi la "Irinox art collection" e promuovere un premio dedicato ai giovani artisti emergenti.

Arper – costituzione di un archivio che possa essere uno strumento di storytelling evoluto dell’identità aziendale
In linea con l’approccio art&business sviluppato da Aiku, il progetto si è declinato in interventi di artisti (anche in forma di residenza), nuove narrazioni visive e strategie di marketing digitale del patrimonio culturale aziendale. Grazie allo sguardo creativo degli artisti e all’utilizzo dei linguaggi e degli strumenti dell’arte e del digitale, si è dunque innovata la proposta di valorizzazione della cultura d’impresa trasformandola in una vera esperienza immersiva ed emozionale per i visitatori, ispirata anche alle nuove modalità di fruizione dei più moderni musei europei; e ancora, con l’apporto delle tecniche e del linguaggio del teatro, nello specifico, si sono formate competenze per rendere più attuale il modo di pensare e di fare museo d’impresa, sfruttandone al meglio il potenziale. Il progetto ha così innescato nuove visioni e sollecitato la sperimentazione di soluzioni innovative nell’allestimento come nello storytelling di qualsiasi forma di esposizione e valorizzazione del patrimonio aziendale.

Villa Sandi
Gli eventi nelle aziende, in calendario dal 13 al 15 dicembre, sono aperti al pubblico su prenotazione tramite i canali social di Aiku.
“PIC - Patrimonio Industriale Contemporaneo” è un progetto finanziato dalla Regione del Veneto attraverso la DGR n. 254 del 02/03/2020 “Il lavoro si racconta - Botteghe e Atelier aziendali. Itinerari alla scoperta dei Patrimoni d’impresa”. Il progetto si pone all’interno dell’Asse I Occupabilità del POR FSE 2014-2020.
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