Bumobee: la prima business community veneta di B Corp e Società Benefit

 Bumobee

 

Trenta imprese venete che hanno fatto dell’innovazione sociale un elemento distintivo del proprio modo di pensare e fare impresa, ora accompagnate nella misurazione dell’impatto di queste scelte e nella trasformazione in fattore altamente competitivo.

 

Dieci di loro, che hanno deciso di “certificarlo” o di iscriverlo nello statuto, daranno vita alla prima business community di B Corp e Società Benefit del Veneto. È l’ambizioso obiettivo di “BumoBee-Business Models for Benefit Enterprises”, progetto promosso dalla Fondazione Università Ca’ Foscari Venezia e sostenuto dalla Regione Veneto, che intende integrare nei modelli di business e nelle prassi organizzative delle pmi del territorio il valore sociale e l’impatto generato dalla loro attività sulle persone, l’ambiente, la cultura, il territorio e la comunità.

 

Alla base di “BumoBee” una consapevolezza che caratterizza la storia dell’industrializzazione veneta: se un’impresa genera impatto sociale positivo sulla comunità di riferimento sarà anche più forte e competitiva.

 

Vale così anche per il campione di aziende venete coinvolte nel progetto, da cui arriva evidente la conferma: compiere scelte orientate alla sostenibilità e alla responsabilità sociale aumenta la capacità di resilienza, ossia di risposta alle congiunture difficili, rafforza la reputazione e la competitività sul mercato, rende l’azienda più attraente per gli investitori.

E se da un lato devono crescere ancora nelle nostre imprese la consapevolezza e l’attenzione a comunicare con efficacia questi elementi strategici, dall’altro lato risulta elevato da parte loro l’interesse a misurarne l’impatto e certificarne il valore, ad avere un modello di riferimento univoco e accreditato, insomma, ed entrare in network anche internazionali in cui sia condivisa la medesima visione.

 

BumoBee – che si inserisce nel contenitore “HappyMany”, una delle iniziative che esprimono l’impegno di Ca’ Foscari sui temi dell’innovazione sociale – punta a sostenere le trenta aziende proprio in questo, con azioni di analisi e misurazione dell’impatto sociale, formazione e consulenza.

 

«Con questa ricerca stiamo aggiornando il “modello veneto” di relazione tra impresa e territorio» spiega Fabrizio Panozzo, docente al Dipartimento di Management, Università Ca’ Foscari Venezia, e responsabile scientifico di BumoBee. «Da un lato ci appare infatti evidente la traccia delle relazioni profonde che le imprese venete hanno intessuto con il territorio di appartenenza e il consolidato protagonismo imprenditoriale nelle trasformazioni sociali e ambientali. Dall’altro, ciò che di nuovo sta invece emergendo è la tendenza a trasformare l’impatto sociale dell’impresa in qualcosa di realmente distintivo, un elemento di identità e differenziazione che, se gestito come un vero e proprio “brand”, può effettivamente rendere l’impresa più competitiva».

 

LE PRIME IMPRESE ACCOMPAGNATE DA BUMOBEE

 

ARBOS Srl, Solagna (Vicenza)

arbos writing ricuoio

Piccola azienda cartotecnica che dal 1988 produce articoli di cartoleria made in Italy (quaderni, agende,…) con materiali riciclati (carta, cuoio, tessuti). I prodotti sono altamente creativi: questo è il frutto di una precisa filosofia aziendale, ma anche di una collaborazione molto stretta e continua nel tempo con artisti e designer di respiro internazionale.

Scelte di impatto sociale positivo: a guidare la sua attività, da sempre solidi principi ambientali; l’impresa è anche impegnata nella sensibilizzazione sui temi della sostenibilità ambientale con eventi e mostre, incontri in università, visite delle scolaresche presso la sede produttiva.
L’azienda presta molta attenzione al benessere dei propri lavoratori e promuove l’inserimento lavorativo di persone con fragilità sociali; dona alle scuole avanzi di materiali; promuove la cultura.

Consapevolezza: la certificazione B Corp risponde anche alla sua esigenza di distinguersi nel mercato di riferimento: «Avere questa certificazione da poter spendere sul mercato statunitense è un elemento di credibilità». «Molti oggi – gli “ecofurbi” – vantano aspetti legati alla sostenibilità, crediamo invece che sia giusto fondare quello che facciamo su un elemento oggettivo».

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CIELO E TERRA SpA, Montorso Vicentino (Vicenza)

cielo e terra
Azienda fondata nel 1908, oggi leader nella Gdo e Horeca, con forte propensione al mercato estero che rappresenta il 70% del fatturato. Acquista, imbottiglia e commercializza vino, principalmente veneto, in particolare della filiera vitivinicola dei Colli Berici. Grazie alla sua capacità produttiva riesce a garantire al consumatore qualità e tracciabilità del prodotto.

Scelte di impatto sociale positivo: eliminazione degli sprechi (prima cantina lean ad adottare i principi kaizen in Italia) e riduzione dei consumi energetici, riduzione della produzione di rifiuti (-40% in tre anni) ed eliminazione dei rifiuti a discarica (tutti destinati a recupero), gestione dei processi in chiave ambientale, ricerca delle migliori performance di utilizzo dei materiali con minore impatto ambientale (bottiglie leggere, carta e cartoni FSC) e progetti di economia circolare.
Garantisce ai lavoratori un ambiente sano e sicuro, favorisce la crescita personale del lavoratore, offre benefit di produttività, coprogetta con loro il miglioramento dell’ambiente di lavoro e dei processi; il personale è coinvolto in azioni di sostenibilità.
L’azienda utilizza fornitori di vino principalmente veneti per generare valore sul territorio; produce bottiglie a marchio Ekuò condividendo parte dei fatturati per progetti di solidarietà.

Consapevolezza: diventare B Corp significa per l’azienda «possedere un vantaggio competitivo».

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MIDA Srl, Treviso

rione fontana
Proprietario del brand “Rione Fontana” (fondato nel 1984), Mida srl conta in Veneto tre negozi di abbigliamento e un outlet (oltre a un ecommerce). 

Scelte di impatto sociale positivo: da cinque anni l’azienda tra i criteri di scelta dei fornitori include la realizzazione di capi animal free, e attualmente il 50% dei suoi fornitori è cruelty free e attento alla sostenibilità. I materiali di derivazione animale sono sostituiti da nuove fibre il cui utilizzo riduce l’impatto ambientale; alcuni capi sono prodotti dagli scarti dell’oceano e dai residui delle lavorazioni vegetali, come il mais e l’uva. Per promuovere progetti sociali di sostegno a minori e persone in difficoltà, l’amministratore delegato di Mida ha creato nel 2012 Fondazione Capta, a cui dedica personalmente tre giorni lavorativi a settimana e per cui ha messo a disposizione alcune proprietà. Parte del fatturato di Mida va a Fondazione Capta: una collaborazione che motiva anche i lavoratori. Tra gli obiettivi aziendali, pure la buona remunerazione dei lavoratori di Mida e una governance aziendale meno verticale e più orizzontale. 

Consapevolezza: le aziende B Corp «saranno sempre più riconosciute dai consumatori e sarà un cambiamento epocale: un biglietto da visita per le aziende, che non potranno più generare profitti senza considerare il benessere sociale».

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SERVICE VENDING Srl, Santa Lucia di Piave (Treviso)

service vending
Azienda nata nel 1990, installa e gestisce distributori automatici in Veneto e Friuli Venezia Giulia.

Scelte di impatto sociale positivo: dal 2004, in risposta alla crisi dell’azienda, nei suoi distributori sono presenti prodotti del commercio equo, bio e sani. L’azienda ha anche un laboratorio interno che produce panini e tramezzini bio per la vendita, destinati anche a negozi bio.
Al proprio interno ha un responsabile sostenibilità. Sono effettuate misurazioni delle emissioni di Co², per la cui compensazione sono poi piantati alberi; si effettua la raccolta differenziata.
Apertura e gestione di un bar in una casa di riposo e inserimento lavorativo di donne disoccupate con figli (è un progetto che ha ricevuto anche riconoscimenti); produzione di un biscotto grazie al ricavato della cui vendita si aiutano persone in difficoltà del territorio.
Per i propri lavoratori l’azienda eroga buoni pasto, promuove un servizio di gruppo di acquisto di verdure bio e a km zero, offre la possibilità di utilizzare uno spazio cucina e una stanza per lo svago.

Consapevolezza: l’azienda, che è già Società Benefit grazie a BumoBee dallo scorso novembre, intende anche certificarsi B Corp: «Certificarsi è giusto, sarà il futuro dell’impresa a livello globale: vogliamo dare un segnale oggettivo a tutto quello che facciamo».

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SOLIDALIA Scs, Vigonza (Padova)

solidalia
È una cooperativa sociale nata nel 2014 per reinserire alcune persone disoccupate del territorio a seguito della crisi che ha colpito il settore calzaturiero. Si occupa di inserimento lavorativo di persone deboli e svantaggiate e disoccupate di lungo periodo (detenuti, persone con problemi psichici, disabili, richiedenti asilo,…) nel settore del calzaturiero o nell’assemblaggio e confezionamento (presso altre aziende), fornisce infine personale per la produzione di grandi marchi internazionali della moda.

Scelte di impatto sociale positivo: utilizza riscaldamento a pellet; ha avviato un processo di ottimizzazione ambientale, non usa colle per la produzione di scarpe e sta studiando un progetto di scarpa sostenibile; insegna il valore della raccolta differenziata ai lavoratori migranti.
Dà valore alla crescita e alla formazione delle persone e alla possibilità di riscatto; il valore del suo prodotto sta proprio nel “valore sociale”. L’obiettivo ultimo del suo impatto sociale è quello di “diventare inutili”: la società perfetta non ha infatti bisogno di chi si occupa degli ultimi.

Consapevolezza: ritiene «la certificazione strategicamente necessaria per allargare il mercato della cooperativa agli Usa».

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