Competenze dal volontariato: in arrivo la certificazione ufficiale
Dopo l’intesa raggiunta in sede di Conferenza Stato-Regioni, è ora alla firma dei ministeri competenti il decreto per la certificazione delle competenze acquisite attraverso il volontariato. Si tratta di un passaggio decisivo che valorizza l’impegno civico come occasione di apprendimento riconosciuto.
Il provvedimento è frutto del lavoro congiunto di quattro ministeri: il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (proponente), il Ministero dell’Istruzione e del Merito, il Ministero dell’Università e della Ricerca e il Ministero per la Pubblica Amministrazione. Insieme, hanno definito i criteri per attestare in modo formale le competenze sviluppate durante le attività di volontariato.
Il decreto stabilisce che i volontari potranno ottenere una certificazione ufficiale delle competenze maturate, a condizione che svolgano almeno 60 ore di attività in un arco di 12 mesi e che partecipino a un progetto personalizzato, sottoscritto con l’Ente del Terzo Settore presso cui operano. Saranno proprio gli Enti del Terzo Settore, iscritti al Registro Unico Nazionale, a curare il percorso: dalla definizione degli obiettivi formativi fino all’attestazione finale, con l’accompagnamento di un tutor lungo tutta l’esperienza.
Le competenze riconosciute potranno essere utilizzate come crediti nei percorsi scolastici e universitari, e potranno essere valutate nei concorsi pubblici nei limiti previsti dalla normativa vigente
In questo modo, il volontariato diventa anche un’opportunità concreta di crescita e valorizzazione personale, con un impatto positivo sul futuro educativo e professionale dei cittadini.
Il decreto rappresenta un importante strumento per riconoscere il valore formativo del volontariato e rafforzare il suo ruolo nella costruzione di una cittadinanza attiva, responsabile e solidale. La pubblicazione ufficiale avverrà una volta completato l’iter di firma da parte dei ministeri coinvolti.
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