Il ruolo attivo del Nomade Digitale nella rigenerazione dei territori. Il progetto Out Quarters

Roberto Leonardi, founder di Out Quarters
Vedere potenziale anche nelle "aree periferiche", cogliere opportunità "fuori dagli spazi" più noti. E' proprio partendo dalla profonda conoscenza e dall'amore per una delle zone meno conosciute e meno esplorate d'Italia, il Cilento, che ha origine il progetto Out Quarters (in inglese letteralmente "fuori dai quartieri"), un portale web che facilita l'organizzazione di spazi di co-living, co-working ed esperienze locali per Nomadi Digitali e lavoratori da remoto, valorizzando in tal modo e al contempo uno dei territori più belli della Campania.
Tra i vincitori del bando Cre@attività, promosso da Caritas Italiana in collaborazione con INECOOP INECOOP e Progetto Policoro a sostegno dei giovani under 35 anni nella creazione di nuove iniziative imprenditoriali e startup, Out Quarters nasce dall'idea di Roberto Leonardi, giovane napoletano specializzato in cooperazione e sviluppo internazionale che, dopo 10 anni vissuti all’estero, ha deciso di tornare in Italia, ripartendo così dalla sua regione d'origine.
Alla base del progetto vi è un duplice obiettivo: da una parte, dare ascolto e voce a quel sentimento di isolamento e mancanza di interazione sociale sperimentato da coloro che lavorano da casa; dall’altra, puntare i riflettori sul ruolo attivo del Nomade Digitale che, in veste di residente temporaneo, può risultare realmente prezioso nella rigenerazione delle aree in bassa stagione, quando c'è maggior bisogno di contribuire alla vitalità economica e culturale dei territori.
Quello dei Remote Workers è un fenomeno che si registra ovunque ormai da diversi anni ma che ha conosciuto una crescita esponenziale grazie all’evoluzione tecnologica e soprattutto in seguito alla pandemia. La sua diffusione in così larga scala rappresenta, quindi, un’occasione preziosa per le comunità, che trovano così terreno vitale per creare nuovi spazi di mercato per gli operatori del settore turistico, contrastare l’inverno demografico grazie a nuove opportunità lavorative per i giovani, ridare vita ai borghi e promuovere processi di sostenibilità e innovazione sociale
Il Nomade Digitale infatti non è un turista, bensì un residente temporaneo. Questo cambio di prospettiva può contribuire a dare nuova vita alle nostre aree marginali e a ridurre il divario economico e territoriale nel nostro Paese.
"L'Italia è uno dei Paesi più visitati al mondo. I turisti la scelgono principalmente durante l'alta stagione, da giugno a settembre, per visitare città d'arte come Milano, Venezia, Firenze, Roma e Napoli. Al contrario, i cosiddetti "nomadi digitali" sono professionisti che, a differenza dei turisti, viaggiano per lavoro e non per vacanza, maggiormente inclini a spostarsi in periodi di bassa stagione, sia per contenere le spese di alloggio che per vivere esperienze più autentiche, lontane dai percorsi tipici del turismo di massa", dichiara Roberto Leonardi, founder di Out Quartes.

Fonte Out Quarters
L'impatto sociale: il Nomade Digitale come attore protagonista. Contrariamente ai turisti tradizionali, infatti, i Nomadi Digitali non si limitano a soggiornare in una destinazione ma sono fortemente propensi a restituire alle comunità locali che li ospitano il valore che ne ricevono, ad esempio prendendo parte ad eventi e progettualità che abbiano un impatto socio-economico sui territori.
"Alla base del progetto Out Quarters vi è dunque un'attenta analisi dei bisogni e delle preferenze dei nomadi digitali, che ci ha portati a individuare la località più adatta a dar vita alla nostra idea d'impresa, per poi selezionare spazi abitativi (strutture ricettive ma anche alloggi privati) idonei al co-living e al co-working: moderni, con internet ad alta velocità e dotati di tutti i comfort per sentirsi proprio come a casa propria. L'obiettivo ultimo è quello di creare una vera e propria community di lavoratori, soprattutto stranieri, che avranno l'opportunità di vivere insieme come autentici abitanti del posto, riuniti nella magnifica cornice di uno dei territori italiani meno sfruttati", conclude Leonardi.
La prima località scelta per il lancio del progetto è Agropoli, molto frequentata dai turisti durante l'estate ma ideale per rigenerarsi in tutti gli altri periodi dell'anno grazie al suo clima mite, ai paesaggi spettacolari, all'ottimo cibo e alla facilità di collegamenti con città nevralgiche come Napoli. Questa meravigliosa terra situata in provincia di Salerno e Patrimonio dell’Umanità con l’inserimento nel 1998 del suo Parco Nazionale tra i siti UNESCO, è una destinazione ideale per nomadi digitali che desiderano lavorare godendo di paesaggi bellissimi, tra il verde delle colline e il mare cristallino, tra borghi incantevoli e natura selvaggia.
Out Quarters prevede l'organizzazione di co-living (dunque forme di coabitazione in cui le persone condividono spazi e quotidianità) permanenti da ottobre a maggio, periodo dell'anno notoriamente meno sfruttato dal punto di vista turistico, che dunque permette di vivere realmente i luoghi e di conoscere le comunità che vi abitano in tutta la loro autenticità. I soggiorni proposti prevedono una durata da 2 settimane ad 1 mese, che può essere prolungata su richiesta.
In ogni struttura sono previsti spazi di co-working: i partecipanti avranno dunque a disposizione postazioni singole di lavoro ma, in questo modo, avranno anche la possibilità di interagire per scambiare esperienze e crescere professionalmente.
Il cuore del progetto sta di fatto nella sua community. Per questo sarà presente la figura di un community manager che affiancherà la piccola comunità di Nomadi che andrà a crearsi e si adopererà per farla incontrare con quella locale. Parte integrante e imprescindibile dell’offerta è rappresentata infatti dalla proposta di attività ed eventi organizzati in partnership con operatori in loco, fuori dall’orario di lavoro, che andranno a favorire l'arricchimento personale e professionale dei partecipanti: aperitivi di networking, corsi di italiano, tandem linguistici, corsi di yoga e di cucina, laboratori di caseificazione, degustazioni, workshop sulle competenze digitali, sport all’aperto, visite guidate ed escursioni nel fine settimana, cinema all’aperto.
In questo modo, da un lato i Nomadi Digitali potranno immergersi totalmente negli spazi e nelle abitudini del luogo e dall’altro le comunità locali si apriranno a nuove prospettive: dall’incontro delle due parti potranno scaturire scambi di idee ed opportunità, generando impatto sul territorio

Fonte Out Quarters
Dal 9 ottobre al 23 ottobre 2023 sarà possibile partecipare a LavoraCilento, il primo pop-up co-living organizzato da Out Quarters ad Agropoli: un invito, come richiama il nome stesso dell'evento, a vivere il tempo del lavoro seguendo ritmi e modalità maggiormente a misura d'uomo. Specificamente studiato per mostrare ai Remote Workers le molteplici potenzialità del territorio, LavoraCilento sarà occasione per gettare i primi semi di collaborazione tra coloro che di fatto saranno autentici abitanti temporanei del luogo e la comunità residente.
Il pop-up co-living di Out Quarters si terrà presso una bellissima struttura ricettiva che può ospitare circa 20 persone. Partecipare significherà dunque sentirsi veri protagonisti nella rigenerazione territoriale.
Qui per ulteriori informazioni ed entrare a far parte della community
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