La salute psicologica al centro dei contesti organizzativi. L'esempio di POLIMI GSoM e DialogicaLab

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Cresce l’interesse per i servizi di Wellbeing. I mutamenti legati all’organizzazione del lavoro durante e dopo il periodo pandemico, insieme ad una differente percezione del valore del lavoro stesso, attestato anche dal crescente "fenomeno della Great Resignation", hanno comportato una maggiore attenzione ai servizi di Wellbeing nei contesti professionali.
Allo stesso tempo, il racconto diffuso di percorsi formativi caratterizzati da “ansia, depressione, stress”, così come l’aumento dei suicidi tra gli studenti (in particolare universitari), interrogano le modalità con cui i contesti di formazione promuovono o meno la salute dei formandi.
Cosa significa dunque per un contesto organizzativo – sia professionale che formativo – considerare la centralità del Wellbeing? Negli ultimi mesi, all’interno di imprese e università, abbiamo visto affacciarsi (o potenziarsi) un sempre maggior numero di strategie di Wellbeing, caratterizzate per lo più da un’offerta che risponde ai bisogni dei singoli: ne sono un esempio le attività di consulenza psicologica e psicoterapia promosse dalle organizzazioni più attente.
Lavorare per incrementare il benessere individuale rischia però di coprire solo parzialmente ciò che andiamo osservando, poiché per “stare bene” in un certo contesto occorre agire su più fronti: da un lato serve poter mettere ciascuno nella condizione di muoversi in modo maggiormente competente nella gestione delle proprie difficoltà, dall’altro serve promuovere all’interno dei contesti una cultura organizzativa che riscriva i significati e i valori dei successi e delle difficoltà, utilizzando correttamente i contributi dei singoli nella direzione del costruire insieme le “regole del gioco” della salute di tutti.

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Un Servizio di Supporto Psicologico in una Business School. Verso la fine del 2022, all’interno di POLIMI Graduate School of Management, è nato un nuovo Servizio di Wellbeing: lo Psychological Support Service (PSS). Agli iscritti ai Master della Scuola viene gratuitamente messo a disposizione un pacchetto di incontri gestiti da psicologi e psicoterapeuti di DialogicaLab , impresa sociale partner di POLIMI GSoM, attiva dal 2006 nella consulenza, formazione e ricerca per l'innovazione di Politiche Sociali e Servizi alle persone.
Il progetto ha raccolto immediatamente un enorme riscontro da parte degli studenti: nei suoi primi quattro mesi di apertura ha infatti registrato più di un centinaio di richieste, con oltre 400 ore di colloqui svolti. Considerando l’iniziale bacino d’utenza, pari a circa 600 studenti, i dati circa gli accessi parlano di un servizio che ha “colpito nel segno”. Ciò è potuto accadere grazie all’intenso lavoro di Service Design che fin dall’inizio è stato portato avanti per co-progettare l'attività.
Il Servizio consente di scegliere in quale lingua svolgere i colloqui, se in italiano o in inglese, e utilizza modalità flessibili di organizzazione degli appuntamenti, che possono essere svolti sia in presenza presso la sede di DialogicaLab a Milano, sia da remoto.
La costruzione di una piattaforma per la raccolta delle richieste permette allo studente di rivolgersi al servizio direttamente e con un’adeguata tutela della privacy: l’ente formativo riceve solo dati aggregati circa i fruitori, scevri da dati sensibili.

Foto di Brooke Cagle su Unsplash
Il Servizio offerto consente oggi di intercettare in modo diffuso le richieste individuali di Wellbeing e di proporre percorsi psicologici in grado di migliorare la gestione del percorso di vita dei fruitori. Parallelamente, grazie al lavoro di squadra tra psicologi che formano il team di Servizio, vengono mappate costantemente le esigenze trasversali rilevate, nel rispetto della privacy di coloro che si rivolgono allo Psychological Support Service, avviando un processo che potrà sempre più consentire di disporre di un “osservatorio sulla salute psicologica” degli studenti.
Tale progetto si pone dunque come occasione per gestire la pericolosa deriva che vede il considerare i problemi che gli studenti possono portare, così come le possibili soluzioni che ne possono derivare, come esclusiva prerogativa “dei singoli”, rischiando così di non usare tale conoscenza per arricchire l’analisi e l’innovazione.
Questa è la sfida che secondo DialogicaLab possono raccogliere i servizi di Wellbeing: dare valore ai nodi critici che emergono dai percorsi di supporto psicologico, trasformandoli in occasioni di sviluppo per l’organizzazione e per l’intera comunità, quando la loro azione non si limiti ad un’operazione erogativa ma guardi alla promozione di una cultura della salute psicologica orientata alla corresponsabilità
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