Resto al Sud: l'incentivo per nuove imprese nel Mezzogiorno, Centro Italia e isole minori
- data di chiusura del bando: 31-12-2025
- stato del bando: Aperto
- Soggetto beneficiario: Imprese
L’incentivo Resto al Sud, promosso da Invitalia, rappresenta una misura strutturata per favorire la nascita di nuove attività imprenditoriali nelle aree del Paese che storicamente soffrono di svantaggi economici e occupazionali. L’iniziativa si rivolge in particolare a chi desidera investire nel proprio territorio o sceglie di trasferirsi per costruire il proprio futuro in zone in cui lo sviluppo locale può diventare una leva di crescita personale e collettiva.
Il bando si propone di sostenere l’avvio di imprese e attività autonome nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), ma non solo. È infatti esteso anche al cratere sismico del Centro Italia — comprendente alcune aree di Lazio, Marche e Umbria — e alle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord.
Le agevolazioni sono rivolte agli under 56 residenti o intenzionati a trasferire la propria residenza nelle aree dell’intervento. Non ci sono limiti di età per i 24 Comuni del cratere sismico del Centro Italia nei quali più del 50% degli edifici è stato dichiarato inagibile.
L’incentivo copre fino al 100% delle spese ammissibili per avviare una nuova attività, combinando un contributo a fondo perduto (pari al 50%) con un finanziamento bancario agevolato (anch’esso pari al 50%), interamente garantito dallo Stato e senza interessi per il beneficiario. Qui l'elenco della banche finanziatrici.
Per ogni richiedente il finanziamento massimo è di 50.000 euro, che può arrivare a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci.
Per le sole imprese esercitate in forma individuale, con un solo soggetto proponente, il finanziamento massimo è di 60.000 euro.
Le attività finanziabili possono spaziare in diversi settori, a partire da quelle produttive, che includono i settori dell’industria, dell’artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli, nonché quelli legati alla pesca e all’acquacoltura. Rientrano tra le iniziative ammissibili anche le imprese che offrono servizi, sia rivolti ad altre aziende che direttamente alle persone, così come le attività legate al turismo e al commercio. Il sostegno si estende anche ai liberi professionisti, sia che operino in forma individuale sia all’interno di società. Sono invece escluse dal finanziamento le attività puramente agricole.
Per partecipare è necessario presentare domanda online tramite la piattaforma di Invitalia, accessibile con identità digitale (SPID, CNS o CIE), allegando un progetto d’impresa e la relativa documentazione. La proposta deve essere firmata digitalmente e inviata da un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC). La procedura è aperta a sportello, quindi non prevede una scadenza prefissata: le domande vengono valutate in ordine cronologico fino a esaurimento delle risorse disponibili. La dotazione finanziaria è di 1 miliardo e 250 milioni di euro.
Resto al Sud non è solo un incentivo economico, ma anche un progetto di rilancio territoriale e valorizzazione del capitale umano. Grazie alla rete di enti accreditati da Invitalia, chi intende candidarsi può ricevere assistenza gratuita nella redazione del progetto imprenditoriale e nella presentazione della domanda.
Per maggiori informazioni:
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