Tecnologie innovative e sperimentali per il riutilizzo dei dispositivi di protezione sanitaria

Foto di Myriams-Fotos da Pixabay
La diffusione del Covid-19 ha prodotto una problematica collaterale non di poco conto, ovvero la presenza nell’ambiente delle mascherine monouso e dei materiali protettivi usati durante la pandemia difficilmente riciclabili. Se abbandonati nell’ambiente possono impiegare anche 450 anni a decomporsi, intaccando gli ecosistemi con la loro presenza.
Secondo Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) in Italia nel primo anno della pandemia, in soli 8 mesi sono state prodotte trecentomila tonnellate di questi rifiuti (che, su indicazione dell’Istituto superiore di Sanità, vanno nella raccolta indifferenziata): quasi il 3% in più tra i rifiuti urbani indifferenziati.
A livello mondiale vengono utilizzate 129 miliardi di mascherine al mese, ossia 3 milioni al minuto
Si tratta di quantitativi molto elevati ed è necessario fare qualcosa per evitare che questi dispositivi, una volta diventati rifiuti, abbiano un impatto devastante sui nostri ambienti naturali e soprattutto sui nostri mari. Per questo gli scienziati di tutto il mondo stanno studiando metodi per riciclare in particolare le mascherine e cercare di ridurre il danno da inquinamento ambientale.
Fondazione TIM attraverso il bando “Ti ri – uso mascherina!” chiama a raccolta i ricercatori italiani per trovare una soluzione al problema dei rifiuti da dispositivi di protezione per la pandemia Covid19.
Il Bando è indirizzato a stimolare la presentazione di progetti sperimentali ed innovativi, volti ad individuare tecnologie e processi di lavorazione e trasformazione dal riciclo delle mascherine di ogni tipo e di altri dispositivi di protezione usati durante la pandemia. Il progetto pone come obiettivo la ricerca di soluzioni per smaltire i suddetti dispositivi anti-covid, costituiti prevalentemente da polipropilene, in modo da evitarne la dispersione, recuperare materiale plastico importante e migliorare l’ambiente.
Le proposte dovranno essere caratterizzate da elevata replicabilità e dalla possibilità di trasferimento dei risultati all’industria. Dovranno essere considerate le tecnologie più innovative, quali ad esempio: robotica e quindi nuove possibilità gestionali offerte dai Bot; algoritmi di intelligenza artificiale; machine learning.

Alcuni esempi, tra i più importanti:
In Spagna un progetto pilota per il riciclo delle mascherine chirurgiche e FPP2 prevede l’installazione di contenitori per la raccolta in 20 cliniche dentali a Madrid e Barcellona oltre a punti di raccolta presso la sede dell’azienda che ha ideato il progetto. Una volta raccolte, le mascherine subiscono un processo avanzato che le trasforma in prodotti ad alto valore aggiunto da riutilizzare nel settore industriale e dei trasporti.
Dall’Australia un’idea della RMIT University (Royal Melbourne Institute of Technology) introduce una nuova tipologia di asfalto, composto da mascherine triturate e macerie di calcestruzzo demolito.
In Italia diverse università e startup si stanno impegnando a trovare soluzioni per il riciclo del polipropilene contenuto nelle mascherine, una materia plastica utile per diverse applicazioni.
Il bando è destinato ai soggetti pubblici e privati senza scopo di lucro che intendano realizzare un progetto finalizzato ad individuare soluzioni innovative, con il supporto della tecnologia suggerita. Fondazione TIM accorderà uno o più contributi economici per un importo complessivo fino a 300.000 euro. L’importo o gli importi erogati dovranno corrispondere a non oltre l’80% del costo complessivo del progetto/dei progetti. Il cofinanziamento richiesto obbligatoriamente per ogni progetto dovrà essere pari ad almeno il 20% del costo complessivo del progetto e potrà essere reso disponibile dallo stesso ente richiedente o da altri soggetti finanziatori.
Le proposte di progetto, corredate di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online, entro la data di scadenza, e non oltre le ore 13,00 del 14 dicembre 2022 attraverso il portale messo a disposizione dalla Fondazione
I progetti pervenuti saranno valutati e sarà data comunicazione dell’Ente/Enti assegnatario/assegnatari del bando sul sito di Fondazione TIM.
Per maggiori informazioni:
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