Plasma TechMED, la startup che punta sulla ricerca dei dispositivi medici al plasma freddo

 

Plasma TechMed

 

Plasma TechMED è una startup italiana nata nel 2021, che raccoglie l’esperienza decennale dei ricercatori del Consorzio RFX e dell’Università di Padova, con l’obiettivo di rendere disponibili nel settore biomedico innovativi dispositivi basati sulla tecnologia al plasma “freddo”: una scienza emergente che, attraverso l’utilizzo di tecniche differenti, sfrutta gli effetti benefici dell’esposizione della materia vivente a un gas ionizzato (il plasma) a temperatura ambiente, creato a partire da un gas neutro inerte (elio, argon, aria, etc.).

 

Negli ultimi anni diversi gruppi di ricerca internazionali hanno dimostrato i molteplici effetti terapeutici legati ai plasmi, come disinfezione (inattivazione di virus, funghi e batteri), cicatrizzazione e rigenerazione cellulare, accelerazione locale della coagulazione sanguigna e rimozione selettiva delle cellule cancerogene.

 

 

I dispositivi sviluppati

I test in laboratorio hanno evidenziato come l’esposizione ai plasmi “freddi”, prodotti da tali dispositivi, ricopra un ampio spettro di applicazioni in campo medico. Nello specifico, ad oggi, sono stati sviluppati e testati due dispositivi portatili e compatti che sfruttano la tecnologia al plasma. Il primo – denominato EyeR – è stato sviluppato dai ricercatori del Consorzio RFX e UniPD: genera una sorgente di plasma a radiofrequenza (RF) di bassa potenza utilizzabile in campo oftalmologico per il trattamento delle cheratiti (un’infezione della cornea particolarmente delicata): è stato testato con successo in vitro e nel 2012 ha ottenuto il brevetto. EyeR è un dispositivo medico che sfrutta la tecnologia al plasma freddo per la disinfezione dell'occhio da virus, funghi e batteri e per la rigenerazione dei tessuti e la cicatrizzazione. Il suo vantaggio è di poter essere applicato e agire localmente attraverso un trattamento rapido che non provoca alcun effetto collaterale per i pazienti prima e dopo la terapia.

 

 Il secondo dispositivo, denominato PCC - Plasma Coagulation Controller -, è stato sviluppato dai ricercatori del Consorzio RFX e UniCZ ed è stato specificatamente realizzato per disinfettare e accelerare localmente la coagulazione sanguigna senza interferire con altre terapie farmacologiche in corso. Il suo impiego può essere particolarmente utile nel caso di pazienti affetti da ulcere croniche (come i pazienti diabetici) e per trattare specifiche patologie dermatologiche.

 

 

L’impatto potenziale dei dispositivi che Plasma TechMED vuole portare sul mercato è significativo in quanto le cure di numerose patologie potrebbero beneficiarne in termini di riduzione dei costi e facilità di applicazione. La somministrazione dei trattamenti, infatti, avviene in modo indolore in poche decine di secondi e senza alcun effetto collaterale per la salute del paziente

 

 

vetrino plasma techmed

 

 

Dati di scenario

Il mercato potenziale in cui Plasma TechMed troverebbe applicazione è molto ampio. Nell’ambito dei trattamenti dermatologici si stima che circa 125 milioni di persone al mondo siano affette da psoriasi e che, solo nel nostro Paese, la spesa medica per le cure di tale patologia ammonti a circa 8 mld di euro all’anno. In campo oftalmologico, invece, la principale applicazione dei suddetti dispositivi servirebbe principalmente per la cura della cheratite, un’infezione della cornea che colpisce 8 mln di persone nel mondo, 225.000 nella sola Europa.

 

“L’investimento a impatto della Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore, maturato al termine del percorso di accelerazione e mentorship offerto da Get it!, ci consentirà di analizzare in dettaglio il mercato di riferimento dei dispositivi e sviluppare un piano di sviluppo aziendale che garantisca una crescita costante della start-up. Inoltre, ci permetterà, grazie alla collaborazione con esperti del settore, di definire il percorso regolatorio necessario per ottenere la marcatura CE e portare i dispositivi sul mercato. In una fase così delicata com’è quella iniziale, è particolarmente importante per Plasma TechMED avere alle spalle un partner come la Fondazione.” – ha dichiarato Gianluca De Masi, Co-Founder & CEO di Plasma TechMED

 

“Abbiamo deciso di supportare Plasma TechMED per la sua capacità di sviluppare soluzioni tecnologiche d’avanguardia nel campo della biomedicina, contribuendo a innovare le soluzioni terapeutiche a disposizione dei pazienti. La medicina al plasma, infatti, ha un enorme potenziale e può rappresentare una nuova frontiera della ricerca scientifica, trovando applicazione in un ampio spettro di trattamenti in campo medico. In qualità di investitori a impatto, confidiamo che i dispositivi ideati da Plasma TechMED possano migliorare l’efficacia delle cure di numerose patologie, riducendone significativamente i costi e facilitandone le modalità di somministrazione.” – ha dichiarato Marco Gerevini, Consigliere di amministrazione della Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore.

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