La progettazione bioclimatica: un nuovo modo di abitare gli spazi. L'esempio del borgo di Basiliano
Foto di Phan Nam Anh su Unsplash 

La progettazione bioclimatica: un nuovo modo di abitare gli spazi. L'esempio del borgo di Basiliano

 Introduciamo la quarta categoria presente all'interno della ricerca 50 Visioni Comuni di Fondazione Hubruzzo con la collaborazione di Carsa che, per questo specifico caso di studio a tema "economia circolare", si tingerà di verde.

 

Andiamo così alla scoperta di Basiliano, un piccolo comune in provincia di Udine, dove ha preso vita il progetto Borgo Solare Bioclimatico Zero Energy. Presentato alla fiera della Casa Moderna di Udine nel 2013, il progetto mostra un nuovo modo di abitare gli spazi che integra al risparmio di energia, materiali e suolo, uno stile di vita ecologico e consapevole.

 

Opera dell’architetto Gianluca Rosso, quello di Basiliano è il primo esempio di borgo bioclimatico. Recuperando la porzione di una lottizzazione altrimenti destinata alla costruzione di villette e seguendo i canoni della progettazione bioclimatica, il progetto Zero Energy è prova concreta della fattibilità della creazione di un tessuto urbano sostenibile.

 

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Fonte pagina Facebook Progetto ZERO Energy 

 

 

L’esposizione, la forma e le aperture degli edifici progettati - 11 abitazioni disposte attorno ad un'unica piazza centrale - sono state studiate in maniera da assicurare la massima resa termica ed energetica al minor costo: materiali ecosostenibili, elevato isolamento termico, soluzioni esterne personalizzabili che permettono di autoregolare l’accumulo di calore d’inverno e di schermarlo d’estate. Inoltre, sono stati installati orti privati e giardini, impianti fotovoltaici e pompe di calore, con l'obiettivo di produrre cibo ed energia.

 

Considerando architettura e sostenibilità, l’organizzazione residenziale del Borgo Solare Bioclimatico Zero Energy dimostra che una vita a basso impatto ambientale è possibile: il segreto è ripensare gli spazi urbani in ottica circolare e bioclimatica

 

 

 

Testo a cura di:

Simone D’Alessandro. Rtd/A di Sociologia Generale e Docente di Sociologia dei Processi Creativi presso l’Università G. D’Annunzio di Chieti-Pescara. Direttore Ricerche pro bono di Hubruzzo Fondazione Industria Responsabile. Già Direttore Operativo di Carsa. Tra le sue 122 pubblicazioni: Local Development and Creative Project Communities, Studi di Sociologia n. 1/2023. Towards a Sociology of Innovation Ecosystems: Decision-Making under Uncertainty between Social Construction and Bounded Rationality, Italian Sociological Review Vol. 12, n. 3, 2022; Creative Actions and Organization: Towards a Reflexive Sociology of Serendipity, Cambridge Scholar Publishing, 2021; Ripartire dai borghi per cambiare le città, Franco Angeli, Milano, 2020; Dalle maggioranze silenziose alle identità neuronali: la post-società degli ibrividui, in La Critica Sociologica, Vol 214, N. 2; La ricostruzione Post-Sisma della città de L’Aquila come fenomeno mediatico in Sociologia e Politiche Sociali n. 3, 2019 www.hubruzzo.net – www.simonedalessandro.com – www.carsa.it – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 Donatella D’Anniballe, laureata in Lingue, culture e traduzione letteraria con un master di I livello in Environmental Management and Communication e un master in Social Media Marketing. Ha iniziato ad appassionarsi alla scrittura online, facendo pratica sul primo blog aperto nel 2006. Oggi racconta storie e valori strategici di realtà online su social network, blog e siti web. Ha piantato 14 alberi nel mondo; dopo 19 anni ha ricominciato a suonare il pianoforte e sogna di scrivere un libro (anche più di uno). donatelladanniballe.it

 

Per approfondire:

"Visioni Comuni": le buone pratiche del neo-popolamento in Italia

"Sviluppo locale, rigenerazione, riuso e riattivazione: '50 Visioni Comuni' per ripopolare i territori"

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