Impresa sociale e innovazione, la consapevolezza del cambiamento tra transizione digitale ed ecologica
Come l’impresa sociale intercetta il tema del cambiamento? Quali sono i livelli di consapevolezza e i processi attivati sul versante della transizione digitale ed ecologica? Su questi temi si è focalizzata l’edizione annuale del XVII Osservatorio Isnet * che ha poi - come di consueto - aggiornato la fotografia su andamento economico, occupazionale e capacità innovativa delle imprese sociali.
Continua la tendenza positiva con un + 5,4% di imprese che stimano un aumento delle entrate. Contratti e convenzioni con gli enti pubblici valgono il 55,4% seguiti dalla vendita di prodotti e servizi ai cittadini e alle aziende (rispettivamente 19,6% e 14,2%) Aumenta l’incidenza dei contributi delle fondazioni erogative sul volume delle entrate, quasi raddoppiati nell’ultimo triennio (da 2,7% nel 2022 al 5% nel 2024).
Anche sul versante lavoro si conferma la tendenza positiva con un +5,1% di posti di lavoro, un incremento di donne (66,5%, +4% rispetto al 2023) e di giovani under 35 (27,6% +7,2%). L’incidenza media dei lavoratori svantaggiati sui dipendenti delle Cooperative Sociali di Tipo B è pari al 44,8% in aumento del 2,6% rispetto allo scorso anno e ben superiore alle percentuali previste dall’obbligo di legge (il 30% come disciplinato dalla Legge 381/91)
Sul versante innovazione si registra un balzo in avanti di ben 16 punti percentuali delle attività dedicate al miglioramento dei processi e dell’organizzazione interna (77% rispetto al 60,5%).
Il dato certifica una tendenza favorita anche dai contributi di alcune delle principali fondazioni erogative, che puntano sempre più ad una crescita degli enti anziché al finanziamento del singolo progetto
Complessivamente le imprese sociali innovative (che segnalano da 3 a 5 interventi sulle 5 aree di innovazione complessive) sono pari al 58,5%, (+ 10% rispetto al 2023). Sono anche le imprese che presentano i migliori trend di andamento economico (+6% rispetto alle imprese meno innovative).
L’approfondimento dedicato all’innovazione tecnologica rivela una crescita costante degli innovatori (46,5% contro il 41,5% del 2023; l’anno precedente erano solo il 26,5%): digitalizzazione dei processi e gestione del personale, sistemi di sorveglianza e riconoscimento sono gli ambiti più diffusi seguiti da telemedicina e domotica, sperimentazione utilizzo robot per le imprese sociali del settore socio-sanitario, gestione big data e utilizzo piattaforme di IA a supporto delle attività di progettazione.
Resta ancora molto alta (50%) la porzione di imprese che ritiene gli strumenti di IA inadatti a risolvere le proprie esigenze o che dichiara di non conoscerle a sufficienza (rispettivamente il 36,5% e il 13,5%).
Nel raffronto tra IA e lavoro, il campione si spacca dunque a metà tra chi vive l’IA come un pericolo per l’occupazione e chi al contrario ritiene possa favorire un incremento di produttività promuovendo una IA ad impatto sociale
Per la prima volta l’Osservatorio ha inserito la consapevolezza del cambiamento tra le tematiche approfondite. Lo ha fatto attraverso 4 item:
- l’importanza attribuita ai processi di apprendimento organizzativo scelti dal 60,5% del Panel;
- la necessità di avere più tempo per riflettere sui cambiamenti generati dalle attività (59,5%);
- una maggiore capacità di trovare soluzioni innovative per la vita delle comunità (49%);
- più consapevolezza della capacità dell’impresa di generare un impatto positivo (48,5%).
Le imprese sociali consapevoli (che hanno indicato almeno 3 degli item e sono il 49%) tendono ad essere più innovative (67,3%) rispetto a quelle meno consapevoli (50,0%). Tra le imprese sociali consapevoli crescono gli innovatori tecnologici: 52,9% contro il 40,2% di quelle meno consapevoli.
“L’impresa sociale deve essere avanguardia e non ancella del cambiamento: non si tratta soltanto di adeguare i sistemi o di efficientarli, ma di orientarli, in linea con quella che storicamente è la vocazione sociale di questo modello di economia, capace di produrre cambiamenti a forte impatto. È per questo – afferma Laura Bongiovanni Responsabile dell’Osservatorio – che i livelli di consapevolezza delle imprese sono importanti e positivamente connessi alla loro capacità di promuovere processi di innovazione.”.
Secondo Lorenzo De Michieli Direttore del Trasferimento Tecnologico dell’Istituto Italiano di Tecnologia che patrocina l’indagine “i dati evidenziano l’importanza del dialogo tra ricerca ed impresa sociale così da poter progettare soluzioni ispirate alle reali esigenze delle imprese che noi raccogliamo grazie a iniziative mirate come l’Industrial Liason Program, uno strumento appena lanciato da IIT per rendere la ricerca più permeabile al settore privato. È questo approccio pragmatico ed esperienziale che può favorire l’implementazione di tecnologie ad impatto sociale”
Maria Teresa Bellucci, Viceministro al Lavoro e alle Politiche sociali, con delega al Terzo Settore afferma: “Questa XVII edizione ci offre un’importante fotografia sullo stato della transizione tecnologica all’interno dell’imprese sociali e mostra come quelle più innovative siano anche quelle con migliori trend di crescita, non solo economica. Incentivare la conoscenza e la consapevolezza sui benefici delle innovazioni tecnologiche e sull’uso consapevole dell’IA é importante affinché l’impresa sociale possa sempre più abbracciare la transizione digitale e diventare motore di cambiamento. È fondamentale, tuttavia, che si promuova una ”IA sociale”, antropocentrica, in grado di tutelare le persone: la sfida è, quindi, mettere il progresso tecnologico a servizio dell’uomo, non lasciando nessuno indietro. Per questo, come Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, abbiamo stanziato 2,5 milioni a sostegno di progetti nazionali che promuovono l’uso etico, sicuro, affidabile e inclusivo dell’IA, per una maggiore consapevolezza tra giovani, genitori e professionisti”.
Qui l'anteprima dati dell'XVII Osservatorio Isnet
* Il Panel Isnet è composto da 500 organizzazioni e rappresentativo delle imprese ad impatto sociale in Italia: Cooperative Sociali di tipo A e B, loro Consorzi e Imprese Sociali ex Lege, Società Benefit B-Corp e SIAVS, le Start Up innovative a vocazione sociale. L’Osservatorio Isnet, giunto alla sua XVII edizione, realizzato con il patrocinio del Ministero del Lavoro e dell’Istituto Italiano di Tecnologia, rappresenta un appuntamento consolidato per aggiornare gli indicatori economici dell’impresa ad impatto sociale e restituire una fotografia delle principali dinamiche e direzioni di sviluppo. Associazione Isnet dialoga con una rete di 1.300 imprese sociali in tutta Italia, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo dell’economia sociale. Realizza durante l’anno vari focus di indagine dedicati all’economia sociale e all’analisi dell’impatto sociale, con obiettivi conoscitivi caratterizzati da una elevata spendibilità delle informazioni raccolte, con l’avvio di progettualità e percorsi di apprendimento condivisi tra imprese in tutta Italia ed Europa.
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