Bullismo e cyberbullismo: il Modello Mabasta entra in 1.870 classi italiane

Bullismo e cyberbullismo: il Modello Mabasta entra in 1.870 classi italiane

Sta per iniziare il nuovo anno scolastico e le ragazze e i ragazzi del Team Mabasta sono pronti a riprendere la loro preziosa attività: girare l’Italia ed entrare in migliaia di classi per rendere i loro coetanei protagonisti attivi nella prevenzione e nel contrasto di ogni forma di bullismo e cyberbullismo.

Mabasta è un movimento giovanile fondato nel 2016 da Mirko Cazzato e composto da studenti tra i 14 e i 17 anni. Dal 2018 il gruppo porta avanti il “Modello Mabasta”, un protocollo innovativo che guida le azioni di prevenzione e contrasto al bullismo, basato sul coinvolgimento diretto degli studenti in collaborazione con esperti e adulti.

L’anno appena concluso ha segnato un traguardo importante: il Team, formato da oltre 60 ragazze e ragazzi dai 14 ai 17 anni e guidato dal co-fondatore e team leader Mirko Cazzato (23 anni), è entrato in 1.870 classi di ogni regione d’Italia, incontrando e interagendo con 51.830 studenti. In ciascuna classe è stato applicato il collaudato “Modello Mabasta”, che prevede sei azioni concrete e innovative, messe in pratica quasi esclusivamente dagli studenti stessi, capaci di individuare e affrontare episodi di bullismo e cyberbullismo.

 

Un impegno così ampio, che richiede trasferte, vitto e pernottamenti in tutta Italia, è reso possibile grazie al sostegno di aziende ed enti sensibili al tema

 

Decisivo è stato il contributo ottenuto con la vittoria del Premio Mutualità, promosso da Reale Mutua e Itas Mutua, che lo scorso anno ha destinato 100 mila euro proprio al movimento salentino, riconoscendone il valore e l’impatto sociale.

"In questa pausa estiva – racconta Mirko Cazzato – insieme ai miei collaboratori Diego Cellamare (20) e Alex Trevisi (20), abbiamo lavorato intensamente per programmare e organizzare le attività del nuovo anno scolastico, che già da settembre ci porteranno a Taranto, Treviso, Potenza e in molte altre città italiane. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza la vittoria del Premio Mutualità: per questo non smetteremo mai di ringraziare chi crede in noi e sostiene concretamente il nostro impegno".

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