Apprendere, camminando sulla Via Francigena. Un viaggio lento di formazione, trasformazione, conoscenza

 Via Francigena da Gambassi Terme a San Gimignano Toscana COPERTINA

Via Francigena - da Gambassi Terme a San Gimignano (Toscana) - Fonte AEVF 

 

Oggi la Via Francigena, i cammini ed il trekking vanno di moda. Si tratta di un indiscutibile trend che mette in connessione il nostro corpo con il nostro pensiero, aiutandoci a trovare un miglior equilibrio psicofisico nella nostra vita. Un’esperienza che ci rende felici nella semplicità della ripetizione lenta dei passi e degli incontri lungo il percorso.

Un percorso fatto di tante salite e di altrettante discese, di bivi e di punti di sosta. Durante il cammino si vivono momenti di difficoltà, occorre gestire imprevisti e situazioni inaspettate (a partire da quelle meteorologiche), ci si misura con la solitudine, la stanchezza, i problemi fisici. La strada che percorriamo ci aiuta a capire la pesantezza dello zaino e delle “cose” superflue, delle quali potremmo fare a meno. Inoltre, ci mette a contatto con noi stessi, ci dà modo di comprendere il nostro ritmo, ci lascia tempo per pensare, staccare la spina e godere di tutto ciò che abbiamo intorno, senza avere scadenze incombenti o problemi di lavoro da risolvere. Infine, da non sottovalutare anche altri elementi importanti che l'atto di camminare riesce ad alimentare, e cioè la crescita dell’autostima e la fiducia in se stessi.

 

Un viaggio esperienziale che ci porta a conoscere culture diverse

La Via Francigena ci offre anche un'ulteriore, grande opportunità: quella di ascoltare gli altri e di incontrare le comunità locali ubicate lungo i suoi 3.200 km, attraverso 715 comuni in Inghilterra, Francia, Svizzera e Italia.

E proprio le relazioni umane rappresentano un valore aggiunto straordinario, poiché incidono sul nostro benessere e generano fiducia tra le persone. Chi viaggia e chi accoglie, infatti, vive di legami che si instaurano con individui e culture diversi, amplificando il senso di comunità. Il viandante o il pellegrino è prima di tutto una persona che vuole interagire con il territorio che incontra, non vuole essere un turista o uno spettatore passivo.

 

Questa tipologia di turismo risponde pienamente all’esigenza dell’uomo contemporaneo: va al di là della lentezza e ci porta a vivere esperienze autentiche, favorendo un'evoluzione personale

 

Luca Bruschi Direttore AEVF 2

Luca Bruschi - Direttore Associazione Europea Vie Francigene- Fonte AEVF


Spostarsi lentamente a piedi. Un viaggio di trasformazione e cambiamento

Se volessimo percorrere tutto l’itinerario europeo, da Canterbury a Santa Maria di Leuca, passando per Roma, sarebbero circa 155 tappe e cinque mesi di presenza sui sentieri, ogni giorno. Un viaggio che durerebbe in totale di 3.720 ore! Se immaginassimo invece di prendere un volo per percorrere più o meno lo stesso tragitto, andando da Londra a Brindisi, impiegheremmo tre ore per arrivare a destinazione. Oppure, potremmo scendere a Milano dopo solo un’ora e mezzo di volo.

Ecco allora che se pensiamo alla differenza tra il primo e il secondo viaggio, possiamo anche immaginare che durante l’intercedere lento di un lungo cammino a piedi avvengano cose straordinarie nel nostro corpo, nella nostra mente, nel nostro spirito. Non si tratta di un semplice viaggio quindi, ma di un lungo processo di formazione e di trasformazione interiore, in grado di cambiare davvero le persone. Lo abbiamo provato anche sulla nostra pelle nel recente 2021, quando abbiamo percorso interamente la Via Francigena per celebrare i vent’anni dell’Associazione Europea delle Vie Francigene. Abbiamo infatti deciso di percorrerla tutta, un metro alla volta, per “viverla” nella sua pienezza e per incontrare le istituzioni, le associazioni, gli appassionati e le comunità locali.

 

Via Francigena da Pontarlier a Jougne Francia 3

Via Francigena - da Pontarlier a Jougne (Francia) - Fonte AEVF


Il post Covid. Un nuovo modo di fruire del territorio

Il periodo di pandemia ci ha lasciato anche qualcosa di positivo, tra cui possiamo annoverare sicuramente il turismo di prossimità, con una particolare attenzione ad un nuovo modo di fruire del territorio, con lentezza, anche attraverso l’uso della bicicletta e andando a piedi.

 

Il 30% di incremento di persone che hanno iniziato a camminare con costanza dopo questo periodo hanno in indicato come principali motivazioni proprio il maggior equilibrio psicofisico e la riconnessione con la natura, oltre che la dimensione spirituale

 

Il "fenomeno dei cammini" è letteralmente esploso negli ultimi anni (comportando anche connotazioni negative, poiché non sempre è prevista una vera gestione e manutenzione) ed ormai se ne parla ogni giorno, in TV, alla radio, nei quotidiani e nelle riviste, nei siti web e nei social. Il camminare outdoor è diventato un vero e proprio macro-trend. Anche le politiche di sviluppo turistico nazionale e regionale hanno inserito questo tema all’interno degli assi strategici, attenzionando da tempo il turismo lento e inquadrando la Via Francigena come la principale spina dorsale che attraversa da nord a sud l’Europa e l’Italia. Un itinerario che diventa sempre più vettore di sviluppo locale, anche a livello economico.

 

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Via Francigena - Chatillon (Valle d'Aosta) - Fonte AEVF

 

Via Francigena. Itinerario culturale europeo, strada maestra, via di dialogo e di pace

La Via Francigena è la nostra grande strada maestra, una via millenaria portatrice di una lunga storia che affonda le radici nel passato recuperando il senso profondo del dialogo, della pace e della democrazia, capace di farci vivere un'importante esperienza culturale e umana, carica di valore e fonte di apprendimento. Una vera e propria evoluzione personale e collettiva, se la percorriamo lentamente e, soprattutto, consapevolmente.

La Via Francigena celebra quest'anno un traguardo davvero molto importante: i suoi primi 30 anni in qualità di itinerario culturale europeo, certificato dal Consiglio d’Europa. Per continuare a far crescere e a promuovere questo splendido cammino, dal 2001 opera l’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF): una rete che mette insieme oggi 239 enti soci, 92 associazioni amiche e oltre 400 operatori privati nei quattro Paesi attraversati.

 

Per maggiori informazioni sulla storia e sulle attività dell’associazione, sul percorso, le tappe e consigli pratici per vivere il cammino al meglio: www.viefrancigene.org

 

Testo a cura di:
Luca Bruschi - Direttore Associazione Europea Vie Francigene

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