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Bando Polaris: 20 milioni di euro per la formazione e l’orientamento di studenti in ambito STEM

 

Fonte Bando Polaris 2024

Bando Polaris. Fonte Fondo per la Repubblica Digitale 

 

Pubblicato il nuovo bando del Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale “Polaris” dedicato a sostenere progetti rivolti alla formazione e all’orientamento di studenti e studentesse delle scuole secondarie di primo e secondo grado per sostenere un accrescimento delle conoscenze e competenze STEM e favorire un approccio costruttivo, aperto e consapevole nella scelta dei percorsi formativi e professionali futuri. Il bando prevede un totale di 20 milioni di euro.

Secondo il Report 2030 Digital Decade della Commissione Europea la carenza di esperti ICT e di laureati STEM è un fenomeno che coinvolge tutta l’Europa e che è caratterizzato da un ampio gender gap: le donne rappresentano solo il 19% dei professionisti ICT, mentre solo un laureato su tre nelle materie STEM è donna. Secondo il report della Commissione europea l’Italia è molto indietro: nel nostro Paese, infatti, solo il 46% delle persone fra i 16 e i 74 anni ha competenze digitali di base – contro la media europea pari al 54% – e solo l’1,5% dei laureati ha scelto un percorso di studi universitari in ambito ICT. La percentuale di specialisti del settore ICT e STEM sul totale dei dipendenti è pari solo al 3,9%, contro il 4,6% a livello europeo. Inoltre, l’analisi dei dati Eurostat evidenzia che fra i pochi laureati ed esperti in ambito ICT e STEM, le donne sono pochissime: mentre gli uomini laureati in ambito STEM rappresentano il 24,5% sul totale dei laureati, questa percentuale scende al 14,5% per le donne.

Per Giovanni Azzone, Presidente di Acri, Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio: “Il Fondo per la Repubblica Digitale con questo nuovo bando compie un ulteriore passo in avanti per accompagnare l’Italia verso la transizione digitale. Con “Polaris” l’azione del Fondo mira ad agire preventivamente orientando gli studenti verso le carriere STEM in modo consapevole e costruttivo. Grazie alla partnership tra pubblico (Governo) e privato sociale (Acri), il Fondo - che si muove nell’ambito degli obiettivi di digitalizzazione previsti dal PNRR e dall’FNC - in via sperimentale fino al 2026 stanzia un totale di circa 350 milioni di euro ed è alimentato da versamenti effettuati dalle Fondazioni di origine bancaria alle quali è riconosciuto un incentivo, sotto forma di credito d’imposta. Grazie a questa virtuosa alleanza insieme lavoriamo per il futuro e l’innovazione del Paese”.

Per Daria Perrotta, Presidente del Comitato di Indirizzo strategico del Fondo per la Repubblica Digitale: “Il Fondo, che persegue una missione strategica per il futuro del Paese, pubblica un nuovo bando per 20 milioni di euro da assegnare a beneficio di un target specifico individuato dal Comitato di indirizzo strategico: studentesse e studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Nel nostro Paese è necessario continuare ad accrescere la consapevolezza circa l’importanza delle tematiche STEM al fine di far conoscere le opportunità di studio e formazione che le stesse rappresentano, anche incoraggiando la scelta dei connessi percorsi di studio nel pieno rispetto delle inclinazioni personali e con particolare attenzione alle esigenze del tessuto produttivo”.

Per Giovanni Fosti, Presidente del Fondo Repubblica Digitale – Impresa sociale "Investire sull’orientamento dei giovani studenti significa impegnarsi per il futuro e la crescita di tutta la società italiana. Con il nuovo bando “Polaris” vogliamo sostenere il miglior accesso possibile alla formazione per trasmettere una consapevolezza sia sulla rilevanza delle competenze STEM in quanto funzionali allo sviluppo dei talenti, che per le opportunità professionali di cui il Paese necessita. Ringrazio le Fondazioni di origine bancaria che sostengono questo importante progetto nazionale: essere uniti in questo obiettivo significa lavorare affinché la transizione digitale non diventi un’ulteriore forma di esclusione per il futuro del nostro Paese".

 

 

 Il contesto italiano e il Bando Polaris

La mancanza di laureati e, in particolare, di profili tecnici e di professionisti nell'ambito STEM ostacola lo sviluppo del tessuto imprenditoriale italiano che lamenta una mancanza di esperti e, quindi, di forza lavoro. La scarsa consapevolezza delle esigenze del tessuto economico e del panorama di scelte possibili comporta, inoltre, una distribuzione delle iscrizioni a percorsi di studio universitari che non rispecchia la composizione del fabbisogno di competenze specifiche richieste dal mercato del lavoro. Il 57,3% dei giovani tra i 15 e i 28 anni, infatti, ignora quali siano le competenze professionali da sviluppare sia in relazione alla propria inclinazione sia con riferimento alle richieste del mondo del lavoro, tuttavia quasi il 40% dichiara di non aver mai fruito di alcun servizio di orientamento, il 13% ne ignora l’esistenza e un’ampia percentuale ritiene difficile il passaggio all’istruzione superiore.

Il bando “Polaris” vuole selezionare progetti per supportare studenti e studentesse nella fase di transizione fra i diversi cicli di studi. Per questo il bando si rivolge esclusivamente a studenti iscritti al secondo e al terzo anno della scuola secondaria di I grado, oppure a studenti iscritti al terzo, quarto e quinto anno della scuola secondaria di II grado.

Le proposte possono essere presentate da soggetti privati non profit, in forma singola o in partnership costituite da massimo cinque soggetti. Gli enti for profit possono essere coinvolti come partner per l’apporto di know-how nell’ambito dell’orientamento e formazione sulle materie STEM per una quota massima del 20% del contributo di progetto. All’interno di ciascun progetto deve essere coinvolta almeno una scuola. Il numero di partner scolastici coinvolti non rientra nel computo del numero massimo dei soggetti del partenariato.

Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 20 milioni di euro. In funzione del target individuato, il plafond complessivo è ripartito tra il target “scuola secondaria di primo grado” con 5 milioni di euro e il target “scuola secondaria di secondo grado” con 15 milioni di euro. Ogni progetto può essere sostenuto con un contributo minimo di 400 mila e un massimo di 1 milione di euro. Per saperne di più su come partecipare al bando sono stati organizzati webinar gratuiti e aperti a tutti: il 5 aprile, ore 11 (iscrizioni qui) e l' 11 aprile, ore 14.30 (iscrizioni qui).

 

C’è tempo fino al prossimo 7 giugno per partecipare al bando attraverso il portale Re@dy 

 

Per maggiori informazioni:

Pagina del bando